Marotta

Marotta e' una localita' balnerare, abitata da 11.659 abitanti, il cui territorio e' ripartito in tre comuni: Mondolfo- Fano- San Costanzo. A nord-ovest confina con la localita' di PonteSasso (Comune di Fano), a sud-est con la Localita' di Cesano (Comune di Senigallia), a sud-ovest con i comuni di Mondolfo e San Costanzo e a nord-est e' bagnata dal Mar Adriatico per tutti i suoi 5 Km di Lunghezza.

Nel rinnomato centro balneare di Marotta (Spiaggia Bandiera Blu 2017) e' ancora vivo l'attaccamento alle tradizioni del passato marinaro, rievocate nelle feste locali, come quella della

"Tratta", un tipo di pesca a strascico praticata in fondali bassi e sabbiosi, che si svolge tra la fine di luglio ed il primo di agosto, e la "Sagra dei Garagoi", nel mese di aprile, per degustare i gustosi molluschi cucinati dai pescatori locali.

Sagre e Feste:

- Ogni anno dal 1948 alla fine del mese di aprile si tiene a Marotta la Sagra dei Garagoi: I garagoi comunemente conosciuti come Pie'di pellicano sono piccoli molluschi di mare che vivono in acqua salata. 

- Dal 2009, grazie all'interessamento di una associazione culturale locala Malarupta, e' stato possibile riorganizzare la cosidetta "Festa della Tratta", durante la quale,previa autorizzazione, e' stato possibile effettuare la rievocazione storica della pesca con tratta a mano, oggi vietata.

 

Lungo il litorale si alternano zone di spiaggia sabbiosa e spiaggia rocciosa, mentre il fondale e' uniformemente sabbioso. La spiaggia e' caratterizzata dal recupero del Moletto, divenuto un punto di attrazione primaria, oltre ad una serie di stabilimenti balneari moderni e ben attrezzati. C'e' una pista ciclabile sul Lungomare: parte dalla spiaggia delle Vele e arriva al confine con Fano (Zona nord). A Giugno 2017 e' stata inauguriata la nuova pista ciclabile, che va a coprire il tratto tra Piazza Roma e Piazza dell'Unificazione (ex Piazza Kennedy). Il nuovo tratto, ha visto la rimozione completa dei parcheggi per le autovetture, sostituiti con quelli per i motorini, e l'allargamento abbondante della pista ciclibile.

 

Lo storico Borgo Collinare di Mondolfo, con la sua prosecuzione nella localita' costiera di Marotta, rappresenta un tipico esempio di "Due citta' in una", segno della fusione di due culture, della terra e del mare.


Marotta Mondolfo due vancanze in una

Le undici Eroine di Marotta

“Picene di antiche origini, eran già nel mito dell’età primeva, ancor prima dell’evento che le vide,  agli scalmi impavide dominare la tempesta”. (G. D'Annunzio)

18 Novembre 1917. Il pontone armato della Marina Militare "Faa' di Bruno", grosso Monitore della Marina da Guerra, in trasferimento da Venezia ad Ancona, si incaglia al largo di Marotta, piccolo Borgo di Pescatori in provincia di Pesaro. Il mare tempestoso ha gia' inghiottito il gemello del "Faa' di Bruno", il pontone armarto "Cappellini" .

Da terra la popolazione di Marotta, composta eslusivamente da Vecchi, donne e Bambini (gli uomini validi sono tutti al fronte), osserva impotente i vani sforzi dell'equipaggio della "Faa' di Bruno" per disincargliarsi. I marinai sono stremati. Il comandante Ildebrando Goiran si e' fatto legare all'albero maestro per non essere scaraventato in acqua dai continui marosi.

Improvvisamente, all'incerta luce dell'alba, una piccola barca affronta il mare grosso. Ai remi sono 11 Giovinette dai 13 ai 17 anni. Una di loro, Erinna Simoncelli, si e' improvvisata "Capitana" e con un remo  che ha funzioni di timone governa la piccola barca. A bordo hanno viveri e bevande raccolte frettolosamente nelle campagne intorno a Marotta. Sono tutte figlie di pescatori: il mare, per loro, e' la vita e non pensano al pericolo che stanno affrontando. Giunte accanto al pontone e messa la barca sottovento, le 11 ragazze trasportano i loro doni a bordo.

Erinna Simoncelli si presente al comandante della nave e gli legge il messaggio delle donne di Marotta agli uomini del "Faa' di Bruno", poi, per dare coraggio ai marinai che si erano rinchiusi nella torre Binata, canta una canzone napoletana allora in voga.

Finalmente, i Marinai abbandonano il loro scomodo rifugio. Ma il pericolo non e' scomparso. Erinna Simoncelli, vestita com'e' si getta in mare e porta a terra una grossa cima con la quale gli abitanti di Marotta, assicurano il pontone a una casa.

Per altre due volte la ragazza torna al pontone, poi, placatosi il mare, l'unita' viene rimorchiata sino ad Ancona. Due anni piu' tardi, in seguito al rapporto del comandante Goiran, le 11 ragazze vengono decorate con la medaglia di bronzo al valore di Marina. Gabriele d'Annunzio per ricordare l'eroico gesto avrebbe dettato la citazione per la originaria lapide commemorativa del gesto delle coraggiose giovani eretta nella piazza di Marotta: "Picene di antiche origini eran già nel mito dell’età primeva ancor prima dell’evento che le vide agli scalmi impavide dominare la tempesta."

Questi i nomi delle 11 eroine Marottesi: Erinna Simoncelli, Giustina Francesconi, Silvia Ginestra, Teresa Isotti, Edda Paolini, Arduina Portavia, Emilia Portavia di Nicola, Nella Portavia di Nicola, Maria Portavia e la giovanissima sposa Maria Zampa.